Top Yacht Design- Giovanni Costantino e il futuro del Cantiere Picchiotti
Cantiere Picchiotti: “Nel rispetto della storia”. Giovanni Costantino fondatore e Ceo di The Italian Sea Group non ha un’esitazione alla domanda sul possibile slogan della nuova avventura del Gruppo che dirige e che da dicembre 2021 è proprietario di Perini Navi e dei relativi asset, compreso il brand Picchiotti.
Cantiere Picchiotti: quasi 500 anni di storia
Un cantiere che risale al 1575; allora se ne ha la prima traccia a Limite sull’Arno, l’hub cantieristico della Firenze dei Medici. Un cantiere che nei secoli, passando dai navicelli per il trasporto di merci lungo l’Arno ai vascelli a vela, dai velieri oceanici dell’800 alle navi a vapore, dalle navi commerciali a quelle militari, e poi, già a partire dagli Anni ’20 del Novecento e soprattutto dopo il secondo conflitto mondiale, agli yacht, ha segnato la storia della cantieristica non solo italiana.
“Devo confessare che quando abbiamo intrapreso l’operazione per l’acquisizione di Perini Navi, il tema Picchiotti non era sotto i riflettori. E quando ci siamo aggiudicati la gara, l’abbiamo, come dire, tenuto in un cantuccio. Poi abbiamo cominciato ad aprire i suoi libri storici. Beh, è cambiato tutto”.
A great responsibility
Che sensazione viene dall’essere proprietario di un cantiere con oltre quattro secoli di storia?
“Più che una sensazione è una grande responsabilità. Certo, conoscevo il brand Picchiotti, ma è stata una grande emozione scoprire una storia che neppure immaginavo. Specialmente scoprire che nel suo percorso, a parte gli ultimi dieci anni quando ha sofferto di una certa confusione stilistica nei vari passaggi di proprietà, Picchiotti è sempre stato coerente a uno stile che definirei vintage. Mi ha entusiasmato. E ho deciso di investire, e molto, nella rinascita di questo brand”.
Tra l’altro, in qualche modo Picchiotti e il suo Gruppo si erano già incontrati…
“Sì, nel 1982, con il mega-yacht Al Said, lungo 103 metri che venne costruito nei Nuovi Cantiere Apuania di Carrara, oggi sede del nostro headquarter. Una casualità che si aggiunge all’altra che è alla base del rilancio del Cantiere Picchiotti”.
E cosa è avvenuto per caso?
“L’incontro, lo scorso maggio, con l’amico Luca Dini. Non ci si vedeva da anni. E parlando di stile, storie, prodotti ed emozioni suscitate da Picchiotti, è nata l’idea di una linea di yacht. Gli ho raccontato le mie idee. Mi ha risposto: ho quello che fa per te. Due settimane dopo, davanti al suo progetto, mi sono davvero emozionato. L’ho approvato e, cosa mai avvenuta, non ho messo di mio neppure il più piccolo dettaglio. Questo nuovo progetto di Picchiotti si chiama Gentleman”.
Che cosa è Gentleman?
“Un prodotto ispirato alla memoria. Uno stile vintage condito in maniera magistrale da Luca Dini che ha interpretato in chiave moderna la linea, non soltanto storica, che si rifà ai vecchi panfili americani. E i primi risultati commerciali dicono che il più importante mercato per Picchiotti Gentleman sono gli States”.
A quale punto è il progetto?
“Dall’approvazione, parallelamente allo sviluppo stilistico abbiamo fatto le corse a livello progettuale. Perché il progetto Gentleman Dini-Picchiotti è una flotta che comprende ben quattro modelli: un 24 metri e un 33 metri entrambi alluminio e due in acciaio-alluminio: un 44 metri e un 55 metri sotto 500 GT. Ed è già stata posata la chiglia del primo 24 metri. Il primo dei tre 24 metri è in consegna nel corso del 2024. Poi, nel 2025, il programma prevede la consegna di tre 24 metri, due 33 metri, due 44 metri e un 55 metri. E lo stesso nel 2026”.
Una produzione imponente…
“Imponente e seriale che consentirà limitati interventi di layout ma, ovviamente, assoluta liberta per décor. Seriale ma di altissimo livello, lontano, come per tutte le realizzazioni del Gruppo, dai prodotti di simili dimensioni di altri brand che sono decisamente più standardizzati. Fosse solo per il fatto che usiamo alluminio e acciaio al posto della vetroresina”.
Admiral, Tecnomar e Tecnomar for Lamborghini 63, NCA Refit, Perini Navi e Picchiotti. Nel giro di un anno il suo Gruppo ha decisamente cambiato dimensioni. Si ferma o c’è altro in arrivo?
“Ora siamo concentrati in quello che abbiamo avviato. Tra l’altro, parlando di Picchiotti è prevista la ristrutturazione del sito a La Spezia compresa la copertura del bacino privato più grande del Mediterraneo. Ma ho molte idee e progetti. Ne riparliamo tra un annetto. Ora c’è la responsabilità di Picchiotti e l’emozione di Gentleman”.