LA NAZIONE – Perini verso il rilancio, una grande occasione

The Italian Sea Group, gruppo attivo nella nautica di lusso, ha stipulato l’atto di fusione per l’incorporazione della New Sail, la controllata al 100% che lo scorso dicembre si è aggiudicata all’asta Perini Navi.

«E come l’azienda aveva promesso – interviene il delegato dell’Rsu Fabio Righi – tutti e 62 i dipendenti dell’ex Perini sono stati assorbiti nella Tisg di Marina di Carrara, gruppo forte che conta nel suo organico 500 dipendenti».

Il sindacalista della Fim Cisl sgombera così il campo dalle inquietudini sul futuro dei lavoratori, sollevate dalla Fiom Cgil. «Come previsto dagli accordi siglati in fase di acquisizione, sono state garantite a tutti i lavoratori le stesse condizioni contrattuali. Un risultato positivo visto che – prosegue Righi – da due anni eravamo tutti in cassa integrazione, e senza prospettive.

Mentre adesso Tisg sta riorganizzando il lavoro, anche per il rilancio del cantiere viareggino». Se alla Spezia sono partiti gli interventi al nuovo capannone «dove verranno sviluppate le Lamborghini, barche super veloci che hanno ottenuto grande successo e più di 10 commesse, e dove si lavora con il refit per imbarcazioni di oltre 50 metri»; per Viareggio la situazione è diversa. «Qui – spiega il sindacalista – il cantiere era fermo da due anni, e in questa fase sono dunque in corso tutte le attività per rimettere in moto lo stabilimento».

Nel frattempo è in fase di chiusura l’appalto per la commessa di un 60 metri «e i dipendenti – va avanti – sono impegnati nelle definizione dei costi di gestione per poter cominciare la costruzione. E anche la trattativa per la vendita di un 47 metri, che attualmente si trova anche questo all’interno del capannone in Darsena, è in fase di chiusura».

Secondo il sindacalista della Fim nessun lavoratore avrebbe subito pressioni per il distacco nella sede di Marina di Carrara. «Un passaggio condiviso per altro con tutti i sindacati, e per coloro che hanno accettato il trasferimento temporaneo sono stati riconosciuti i rimborsi per le spese di viaggio, oltre a promozioni di carriera e passaggi di categoria. Condizione che hanno accontentato tutti».

Restano 6 quelli ancora in cassa integrazione: «L’azienda li ha richiamati più volte, ma per vari motivi non hanno accettato il trasferimento». Dopo 30 anni di lavoro con Perini e, dopo il fallimento, due di buio «Ora – conclude Righi – vedo un futuro roseo. Visto come va il Paese ci vorrebbero meno polemiche.

E dovremmo renderci conto che, mentre tante persone vivono di ammortizzatori e con il reddito di cittadinanza, noi abbiamo l’opportunità di lavorare per un’azienda solida e preparata».