LUXURY- Giovanni Costantino: Il lusso viaggia per mare

Dalle navi a vela di grandi dimensioni ai superyacht fino a 140 metri. Senza dimenticare l’attività di refitting di superyacht e yacht sia a motore che a vela. È il mondo di The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso, quotato su Euronext Milan e anche primo produttore italiano di superyacht sopra i 50m. Il Gruppo, che fa capo all’imprenditore Giovanni Costantino, ha una storia puntellata di acquisizioni di importanti marchi della nautica italiana.

Quali sono state le acquisizioni? Come nasce l’azienda?

È del 2009 l’acquisizione di Tecnomar, conosciuto per la sportività, il design all’avanguardia e le alte performance dei suoi yacht; del 2011 quella di Admiral, rinomato per la produzione superyacht di lunghezza superiore a 50 metri dallo stile classico completamente customizzabili e del 2012 l’acquisizione dei Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara. Nel 2020 viene ufficialmente fondato The Italian Sea Group a cui nel 2021 si aggiungono Perini Navi, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di navi a vela di grandi dimensioni e Picchiotti, storico cantiere che per oltre quattro secoli ha segnato la storia della marineria militare, commerciale, da diporto e sportiva. Alla costruzione di navi si aggiunge il servizio di refit di yacht e megayacht, con focus su navi di lunghezza superiore ai 60m, attraverso il marchio NCA Refit, affermatosi sempre più come punto di riferimento per una clientela internazionale altamente sofisticata“.

Dove ha sede, quanti sono i dipendenti?

Situato nel cuore del rinomato distretto italiano della nautica, il cantiere The Italian Sea Group di Marina di Carrara, costruito su un’area di circa 120mila mq di cui oltre 53mila dedicati all’attività di refitting, vanta facilities uniche al mondo, come i due bacini di carenaggio di cui uno, inaugurato a fine 2021 lungo 147m, è dotato di una innovativa “barca porta”. Gli spazi produttivi ne fanno la più grande struttura nautica del Mediterraneo e hanno consentito, negli anni, di sostenere l’incremento dimensionale delle commesse. Ma non ci sono solo gli aspetti tecnici. Nel cantiere è stata creata anche un’area, “The Village”, destinata unicamente al benessere e all’intrattenimento di armatori, comandanti e crew, che include un elegante lounge bar, un ristorante, una palestra e una SPA. Ci sono poi gli altri due siti produttivi: uno a Viareggio, e l’altro a La Spezia, entrambi operativi dal mese di febbraio 2022. I dipendenti sono attualmente 530 con un indotto di 1000“.

Come sta andando il settore della nautica in Italia?

L’industria nautica sta vivendo un buon momento a livello globale, nonostante il complesso contesto geopolitico. Il comparto è tornato a essere molto dinamico. Prima o poi è prevedibile un raffreddamento del mercato, ma almeno per tutto il 2022 la situazione continuerà ad essere positiva. Il segmento degli yacht di grandi dimensioni, che continua a crescere, si è dimostrato più resiliente rispetto ad altri settori, anche perché la clientela fidelizzata è internazionale e costituita da soli Ultra High Net Worth Individuals meno esposti a scenari economici recessivi

Quali sono i vostri mercati? Cosa chiedono soprattutto i vostri clienti?

Vendiamo i nostri yacht ad armatori di tutte le nazionalità. Abbiamo avviato un piano di espansione commerciale per ampliare il nostro business in Medio Oriente e negli Stati Uniti, dove in estate abbiamo aperto anche il nostro primo flagship store a East Hampton, Long Island, e stiamo avendo riscontri estremamente positivi. I nostri armatori desiderano avventura e libertà, chiedono yachts in grado di navigare in qualsiasi condizione e luogo. Desiderano ridurre la distanza tra gli ambienti interni e l’esterno per garantire un continuo rapporto con il mare. Ma soprattutto vogliono unicità, perfezione e garanzia che ogni esigenza verrà realizzata senza compromessi. Collaboriamo con gli armatori in tutte le fasi di realizzazione delle navi. Le innovazioni presenti sui nostri yacht partono spesso da loro richieste che noi cerchiamo di concretizzare in prodotti unici. In generale, la tendenza del mercato indica, a livello globale, una richiesta sempre più marcata di yacht dalle forme non convenzionali, tant’è vero che gli Explorer stanno conquistando sempre di più il mercato sia per le loro performance che per il layout. Noi sviluppiamo concept in linea con i nostri standard qualitativi e di performance. L’innovazione stilistica senza dubbio ci appartiene: ogni nostro yacht è unico e siamo costantemente tesi alla ricerca di nuove soluzioni creative“.

Qual è il vostro fatturato?

Nel primo semestre del 2022 abbiamo realizzato ricavi totali pari a 133,6 milioni di euro, in crescita del 65,1% rispetto a 80,9 registrati nello stesso periodo del 2021. L’aumento dei ricavi è riconducibile principalmente alla crescita del portafoglio ordini, che al 30 giugno era pari a 922 milioni di Euro, al progress delle navi attualmente in costruzione, nonché alla significativa spinta della divisione NCA Refit. Siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti, che confermano la validità della strategia, la solidità del progetto di sviluppo e la nostra capacità di realizzarlo“.

La pandemia e la guerra come hanno inciso nel vostro lavoro?

Le nostre attività non si sono mai fermate. Durante la pandemia siamo riusciti, con grande impegno, a portare a termine nel rispetto delle scadenze i progetti che avevamo pianificato e la guerra, fortunatamente, non ci ha penalizzato. Il mercato russo per noi rappresenta meno del 10% del fatturato, abbiamo un’esposizione esigua. Al momento risulta in essere solo una commessa destinata a un cliente non colpito dalle sanzioni internazionali, per una nave di 75 metri. Aggiungo che non abbiamo fornitori in Russia, Bielorussia e Ucraina. E che tutte le commesse e le attività di refit avanzano senza rallentamenti. In situazioni come questa, la diversificazione sui mercati globali offre un ottimo paracadute“.

Avete una vostra Academy?

Si, abbiamo inaugurato nel 2021 la nostra Academy, in collaborazione con l’Università di Genova e la Fondazione Promostudi, dedicata alla realizzazione di percorsi di eccellenza per i dipendenti dell’azienda e per studenti laureandi dei corsi di laurea in Ingegneria Nautica e in Ingegneria Meccanica a indirizzo Meccatronico e del corso di laurea magistrale in Yacht Design. Per ospitare l’Academy all’interno del cantiere è stata realizzata una struttura polivalente di circa 300 metri quadrati, con oltre 150 posti. È un’iniziativa maturata dalla consapevolezza che è responsabilità delle aziende colmare l’ultimo miglio che i laureandi devono percorrere per finalizzare il proprio percorso di studi e investire nella formazione dei dipendenti. L’Academy vuole favorire l’interscambio tra Università e mondo del lavoro, consentendo agli studenti e ai giovani talenti di mettere in pratica le proprie conoscenze nella progettazione e costruzione navale partecipando alla realizzazione di progetti unici, vera espressione del made in Italy“.