Panorama-“Il successo dei superyacht? Sta nel cuore giovane”
La relazione finanziaria approvata al 30 giugno 2022 attesta l’ascesa di The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso. I ricavi totali, 133,6 milioni di euro, segnano un più 65,1 per cento rispetto allo stesso periodo 2021; mentre Ebitda, pari a 19,9 milioni di euro, mostra un più 94,2 per cento.
Giovanni Costantino, Fondatore e CEO della società, ha dichiarato di essere orgoglioso dei risultati ottenuti: «Confermano la validità della strategia, la solidità del progetto di sviluppo e la nostra capacità di realizzarlo».
Panorama, a quasi un anno dalla sua storica acquisizione di Perini Navi, marchio leader nella produzione di grandi velieri, lo ha incontrato.
Una delle grandi novità la riguarda molto da vicino. In azienda i Costantino sono diventati due.
Sì. Mio figlio Gianmaria è entrato nel Cda. Si tratta di un primo passo di un piano di successione che garantirà una forte continuità gestionale negli anni. I cambi generazionali, talvolta, sono un terreno scivoloso. Non in questo caso. Gianmaria è laureato in Economia e Finanza alla Bocconi, segue le attività di TISG da 4 anni e mi ha affiancato in tutte le fasi che hanno portato alla nostra quotazione in Borsa. Il suo ingresso, oltretutto sarà graduale. Farà prima un percorso di studi e poi professionale che gli consentirà di entrare dalla porta principale.
A proposito di giovani, TISG, investe molto su di loro. Nell’immaginario però lo yachting è un affaire più da manager di lungo corso.
Dissento. I giovani, spesso, sono più performanti. Noi in azienda ne contiamo 200, e il fatto entusiasmante è che molti di loro che solo fino a cinque anni fa erano stagisti, ora ricoprono ruoli di rilievo. Hanno un avvenire tracciato, stipendi molto importanti e benefit. Abbiamo anche istituito un premio che verrà consegnato ogni trimestre a un dipendente under 30 che si è distinto per dedizione e capacità. Si tratta di un incentivo di 5 mila euro.
Le saranno riconoscenti a vita. Lei deve dire grazie a qualcuno?
La fortuna di un uomo è sempre un altro uomo. L’attenzione che ho per i giovani è frutto del mio trascorso di vita e professionale. Pur avendo sempre avuto visioni e sensibilità imprenditoriale, per me sono stati fondamentali tre uomini, l’ingegnere Luigi Vitolo, Pasquale Natuzzi e Giorgetto Giugiaro.
Un super pacchetto. Al suo gruppo fanno capo Admiral, Tecnomar, Nca Refit, e i più recenti, per acquisizione, Perini Navi e Picchiotti. Ci sono altri desiderata nel radar?
Sì, ma non posso dire di più. Parliamo del presente. Del super yacht Panorama di Admiral? Della flotta di Picchiotti? Del nuovo Maltese Falcon di Perini che tutto il mondo non vede l’ora di ammirare? Il primo è un capolavoro di 50 metri, in acciaio con sovrastruttura in alluminio, nato dalla collaborazione con lo studio di design Piredda & Partners. Entra nel segmento dei semi-custom, come anche la flotta Gentleman di Picchiotti dove, invece, la matita è quella di Luca Dini, architetto di lunghissimo corso. Sul Maltese passo. È un progetto talmente iconico che ho deciso di non comunicarlo fino a quando non sarà pronto. È oltre l’immaginabile, quando l’ho visto ho pianto lacrime di emozione. Di Perini posso solo anticipare che la produzione di quattro nuovi modelli, da 47 a 80 metri, procede splendidamente anche perché ci siamo affiancati al meglio che c’è nel panorama internazionale per la progettazione di scafi a vela, ovvero a Malcom McKeon. La partnership con il designer tiene certamente conto degli stilemi classici del brand, reinterpretandoli però in chiave moderna e secondo gli standard di TISG. La presentazione di questi yacht a vela è prevista all’inizio del 2023.
Bene iniziare l’anno così.
Assolutamente. Anche se siamo concentrati sul nostro core business, quello delle grandi navi, dai 60 metri in su, che si traduce in un portafoglio ordini che sta per scavallare il miliardo di euro.