Giovanni Costantino al Corriere L’Economia – Archistar & impatto zero

Archistar & impatto zero, Superyacht verso i 400 milioni

di Maria Elena Viggiano

Giovanni Costantino, Fondatore e Amministratore Delegato, di The Italian Sea Group racconta al Corriere della Sera le acquisizioni, gli investimenti in innovazione green per ridurre le emissioni e le partnership con i designer internazionali.

«Mi ispiro ai grandi nomi della tradizione tricolore del comparto», dice il CEO Costantino.

Per il Gruppo inizia una nuova fase per stabilizzare i risultati ottenuti soprattutto in questi ultimi tre anni, compresa la quotazione.

Le nostre barche comunicano italianità, dettaglio, eleganza, innovazione tecnica e stilistica a beneficio dell’ambiente

«La nostra filosofia è rappresentare qualità e cultura. Racconta Giovanni Costantino, Fondatore e Amministratore Delegato di The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso. Non sviluppiamo nuove navi solo perché sono opportunità di fatturato. Devono comunicare italianità, dettaglio, eleganza, innovazione tecnica e stilistica a beneficio dell’ambiente. È la nostra mission». Nell’ultimo decennio il gruppo ha intrapreso una serie di investimenti seguendo «una visione chiara che ho portato avanti con determinazione, lavoro e sacrificio».

Parlano i risultati

I risultati non sono mancati. I dati appena pubblicati indicano che nei primi nove mesi del 2023 i ricavi sono stati pari a 262,2 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto ai 210,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2022.

400 milioni obiettivo di ricavi per il 2024

Inoltre il gruppo ha confermato il proprio outlook strategico 2024 che prevede ricavi compresi tra 400 e 420 milioni di euro.

Ispirazione italiana

«L’Italia ha la fortuna di avere Paolo Vitelli di Azimut Benetti, Alberto Galassi del Gruppo Ferretti, Massimo Perotti della Sanlorenzo. Tre grandi uomini e imprenditori che hanno fatto la storia della nautica del Paese, nel mio percorso mi sono ispirato a loro». E aggiunge che «per l’Italia il settore nautico è sempre stato estremamente importante. Oggi abbiamo una domanda interessante e frizzante ma gli imprenditori del settore hanno una competenza tale che saranno in grado di reagire bene a fronte di un possibile e fisiologico rallentamento».

I Brand del Gruppo

Il gruppo è specializzato in shipbuilding, progettazione, produzione e vendita di navi di alta gamma fino a 140 metri e nelle attività di refitting, riparazione e manutenzione di superyacht e yacht sia a motore che a vela con un focus su dimensioni superiori ai 60 metri. In questi anni una serie di acquisizioni ha caratterizzato l’attività del gruppo. 2009 Tecnomar, per produrre e commercializzare yacht in acciaio e alluminio fino a 50 metri. 2011 Admiral, per costruire superyacht superiori ai 50 metri. 2021 Perini Navi, da oltre trent’anni leader mondiale nella costruzione di navi a vela di grandi dimensioni. E di Picchiotti Yacht (acquisito negli anni Novanta da Perini Navi), uno dei più antichi brand della cantieristica italiana, nato nel 1600 a Limite sull’Arno. Quest’anno l’ebanisteria Celi, fondata nel 1920 e specializzata in interni di lusso.

«L’acquisizione di Perini Navi è stata una battaglia, in senso buono, con Ferretti e Sanlorenzo, in questi due anni abbiamo sviluppato una nuova flotta», spiega Costantino.

2 Perini Navi Ketch in fase di realizzazione

Sono poi in fase di realizzazione un ketch di 60 metri in consegna a fine 2024. E un ketch di 56 metri in consegna nel 2025.

«Cerchiamo di dare lustro a un brand storico italiano nato dalla tenacia, dall’intuito e dalla genialità di Fabio Perini», prosegue il CEO.

Il Successo di ArtExplorer a Monaco Yacht Show 2023

In occasione del Monaco Yacht Show 2023 è stato presentato «ArtExplorer». Il catamarano a vela in alluminio più grande al mondo, lungo 47 metri con albero di 55 metri. Gli interni e gli esterni sono stati progettati interamente dall’architetto Axel De Beaufort e l’architettura navale da Guillaume Verdier.

Una galleria d’arte itinerante green

A partire da gennaio e per i prossimi due anni, il catamarano Art Explorer girerà il mondo. «Come una galleria di arte itinerante, tecnologicamente avanzata e totalmente green per diffondere la cultura artistica e ambientale».

Partnership di prim’ordine

Il Gruppo da sempre realizza partnership con archistar e designer internazionali.

«Puntiamo a un alto livello non solo nella parte tecnologica e meccanica ma anche nella progettazione stilistica e architettonica».

La collaborazione con Studio Fuksas e con Luca Dini Design & Architecture per un mega yacht di 80m

Da qui la collaborazione con lo Studio Fuksas e con Luca Dini Design & Architecture per la realizzazione di un mega yacht di 80 metri con un design ispirato alla natura, in particolare all’ecosistema marino. «È la prima esplorazione di Fuksas nella nautica, sarà stimolante e interessante per entrambi», spiega il CEO.

Giovanni Costantino: la Sostenibilità al Centro

Una delle sfide attuali è la sostenibilità. «Il nostro impegno è a 360° con una roadmap molto ambiziosa e sfidante. Abbiamo ottenuto da Cerved Rating Agency un rating Esg in fascia di performance alta. L’anno prossimo passeremo a un posizionamento ancora più importante».

Completata l’installazione dei pannelli fotovoltaici

Il Gruppo è in grado di soddisfare la maggior parte del proprio fabbisogno energetico grazie all’auto-produzione di energia green. Tramite l’installazione di impianti fotovoltaici sui capannoni dei cantieri di Marina di Carrara e La Spezia, e acquista il 100% dell’energia residua per il fabbisogno della sede di Marina di Carrara da fonti rinnovabili.

M/Y Admiral Kenshō: il green superyacht

«Per quanto riguarda le emissioni in mare e nell’atmosfera il nostro percorso è iniziato nel 2016. Stiamo facendo un grande lavoro sulla sicurezza e l’affidabilità dei nostri yacht non solo in termini di prodotto ma anche sul processo produttivo per evitare le emissioni in tutte le fasi di produzione». L’Admiral Kenshō, che ha ricevuto numerosi premi, «possiede un innovativo sistema di propulsione diesel-elettrico avanzato con emissioni quasi pari a zero». Risultati possibili grazie a «un’area di ricerca e sviluppo ben strutturata a cui collaborano numerosi ingegneri ed esperti. L’1% dei nostri ricavi, circa tre milioni e mezzo per quest’anno, viene destinato a questo settore. I risultati non arrivano gratuitamente».

Una fase di stabilizzazione per il Gruppo di Giovanni Costantino

Per il gruppo ora inizia una nuova fase «per stabilizzare i risultati ottenuti soprattutto in questi ultimi tre anni, compresa la quotazione. Abbiamo completato un ciclo, il nuovo percorso per il prossimo decennio lo tracceremo a partire dal 2024», chiosa il CEO.