Il Tirreno – «In sedici anni creati 500 posti di lavoro»

Il Tirreno – «In sedici anni creati 500 posti di lavoro»

Costantino (Tisg) fa il bilancio sull’insediamento carrarese «Qui formiamo i manager del futuro, assunti 200 giovani»

20 Dicembre 2023

Giovanni Costantino

Carrara, The Italian Sea Group taglia il traguardo dei 16 anni di radicamento sul territorio di Marina di Carrara. E per il fondatore. ( Giovanni Costantino, è tempo di bilanci ma anche di progetti per il futuro. Partendo da una considerazione: «Il mio sogno per il prossimo anno? Continuare ad essere quello che sono e a portare avanti questa importante realtà imprenditoriale». E aggiungendo a questa considerazione- numeri importanti: 500 posti di lavoro creali, in sedici anni. E una fucina di giovani formati e assunti a Marina di Carrara (con stage pagati dall’azienda).

Dottor Costantino, la presenza Tisg è ormai radicata sul territorio, quali sono le principali direttrici dei vostri progetti?

«Il primo investimento suquesto territorio usale al 2009: 16 anni di investimenti sul territorio abilitano il termine “radicata” per la nostra realtà. In fase iniziale è stata un po’ tormentata ma, con il tempo continuo a non capire ma giustifico un atteggiamento frutto di una cultura del territorio che col tempo si è evoluta. Giustifico le difficoltà iniziali come frutto di una serie di situazioni pregresse di promesse non mantenute. Quando si è capito che eravamo persone serie, con solidi progetti e contenuti. beh allora il vento ha cominciato a cambiare».

Come è cresciuto il polo di Marina di Carrara?

«Abbiamo rilevato una struttura che perdeva da decenni e che aveva 140 dipendenti: oggi diamo lavoro a oltre 600 persone e abbiamo costruito uno scambio positivo e costruttivo con le istituzioni a tutti i livelli, e con il sindacato. Il cantiere è stato ampliato in più fasi, sempre con una ristrutturazione rispettosa dell’ambiente. Penso anche che, con la nostra realtà imprenditoriale, abbiamo contribuito a far crescere il nome di Carrara nel mondo. Siamo il primo cantiere in Italia per le imbarcazioni di oltre cinquanta metri, il terzo a livello mondiale».

La realtà di Tisg è legata a doppio filo con il territorio, anche per quel che riguarda l’indotto.

«Dei nostri dipendenti tre-cento sono residenti in provincia di Massa-Carrara e 220 trasfertisti che quindi hanno bisogno prima di tutto di una casa in zona. A questo proposito mi sento di dire che i proprietari immobiliari dovrebbero fare uno scarto avanti e rivedere le loro impostazioni attuali: in-somma non è possibile pagare settecento euro di affitto per un alloggio di cinquanta metri con mobili di venti anni fa. Questo da sì che in molti scelgano di vivere ad esempio a Massa o a Sarzana».

Un gruppo forte, in crescita e una grande attenzione per i giovani e per la formazione.

«La valorizzazione dei giovani parte da un concetto più ampio, quello del rispetto che, sono convinto, debba essere uno degli elementi trainanti per un imprenditore. Il rispetto verso i propri dipendenti, la loro sicurezza equalità di vita e le istituzioni le tasse, per essere chiari vanno pagate e chi non lo fa ruba soldi ai contribuenti. Il rispetto e la correttezza devono esserci anche verso i competitor e questo significa anche non cercare le risorse nelle loro aziende o nei loro gruppi. Togliere un collaboratore a un collega rovina il mercato: per questo da otto anni a questa parte investiamo in formazione, anche insieme alle Università. Questo ci ha portato a oltre duecento assunzioni. I nostri stage sono pagati e una volta che un giovane viene assunto a tempo indeterminato o determinato, lo stipendio base parte da 1.550 euro. Sui giovani, mi piace ancora sottolineare, abbiamo avuto performance positive che toccano il 90 per cento. I nostri top manager nascono dall’interno della nostra struttura aziendale».

La valorizzazione dei giovani e il rispetto dell’ambiente, un altro tema su cui si fonda lo sviluppo del Gruppo Tisg.

«Il rispetto dell’ambiente è prima di tutto rispetto delle regole per quel che riguarda una progettazione innovativa e sempre meno inquinante. Basti pensare che navi di ottanta metri hanno un impatto ambientale inferiore a quello di una Porsche. In linea con l’attenzione e il rispetto dell’ambiente anche la produzione di energia elettrica “green”».

«Ma non limiterei la questione del rispetto alle tematiche ambientali – continua il fondatore di TISG – nel nostro gruppo rispetto vuole dire anche parità di genere, non esistono stipendi delle donne inferiori a quelle degli uomini. Le figure professionali femminili sono davvero parecchie e a me piace definire le donne “magiche”: riescono a gestire il lavoro, la famiglia, la casa. Spesso anche qui in azienda mi sentono ripetere che una donna vale tre uomini ed è perché lo penso veramente».

Quali sono I progetti futuri di TISG. Ci saranno ulteriori ampliamenti?

«Al momento siamo a regime, ma gli sviluppi futuri saranno legati a quelli del porto e della diga foranea. Intanto chiudiamo un anno impegnativo e importante: chiudiamo con 365 milioni di ricavi e per l’anno prossimo abbiamo come obiettivo chiudere a 420milioni».

Quale augurio si sente di fare alla città di Carrara?

«L’augurio di poter continuare a lavorare in sinergia, pubblico e privato. I privati devono essere pronti ad investire e credere nei loro progetti».

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